| La località è ricordata in un documento del 907 ed in quelli successivi del 980, 986 e nella bolla dell'antipapa Guiberto del 1092, fra i luoghi in cui il Capitolo della Cattedrale di Reggio aveva dei beni (1). Anticamente la villa era detta Val Putrida o Valpudria. Fu possesso dei Signori di Correggio. Aveva un castello, nominato in una carta del 986 di cui erano padroni Elino del fu Itero e Guido del fu Gandolfo da Mandrio; anticamente dicevasi Castel Nuovo e posteriormente Castellazzo come figura in un rogito del Notaio Bellesia di Correggio il 16 settembre 1465. Segu sempre le vicende di Correggio(2). Vi si trovava un magnifico palazzo dei Signori di Correggio venduto nel 1661 a Sebastiano Carletti. Nel 980 si ricorda la donazione fatta alla chiesa di Reggio di una cappella ivi costruita in onore della Beata Vergine. La Chiesa, dedicata alla Beata Vergine e a S. Silvestro, venne poi consacrata dal Vescovo Gandolfo nel 1066. Fu dipendente dai Canonici della Cattedrale di Reggio come riportato anche nei rotoli delle Decime del 1318, passando in seguito sotto la prepositura di S. Quirino di Correggio nel cui Vicariato è compresa. Tra il 1754 ed il 1756 la chiesa fu ricostruita, probabilmente su progetto diFrancesco Cipriano Forti, conservando la vecchia torre che era stata rifabbricata nel 1663(3). L'interno è a navata unica con cinque altari. La facciata, rivolta a ponente, è bipartita da una alta cornice marcapiano. Superiormente conclusa da un frontispizio con cuspide piramidale in vertice-analoghi manufatti sono disposti al colmo delle parti laterali. Notabile lo svettante campanile con cella a monofore e copertura a cupola su alto dado. L'interno è a unica navata con profonda abside. Davanti al sagrato si trova una colonna a capitello con palla e croce in vertice. La canonica che si affaccia su via Mandriolo superiore presenta una pianta quadrangolare articolata su due livelli con tetto a quattro falde su cornice di gronda modanata. |