| La località era anticamente denominata dall'oratorio di S. Francesco ivi esistente e con tale toponimo riportata nella carta topografica del Ducato Estense del 1821-28. La tavoletta dell'I. G. M. di primo impianto la distingue con il termine di "C. Mari". L'oratorio di S. Francesco risulta demolito agli inizi del Novecento. Si riporta tuttavia come tale oratorio figurasse nel 1758 con il titolo della Beata Vergine Maria del Rosario, S. Gilberto e S. Antonio, in ragioni della famiglia Paffi quindi lasciato in usufrutto ai Ferraguti. La visita del Vescovo Macchi nel 1868 da disposizioni per il ripristino peraltro mai effettuato. L'oratorio era preceduto da un piccolo atrio porticato sostenuto da due colonne. Vi si riscontra un complesso rurale in proprietà della famiglia Giacobazzi. E' pure notabile una maestà di fattura novecentesca dedicata alla Beata Vergine con il Bambino ed a S. Antonio, riprendendo così i titoli del primitivo oratorio. |