Complesso rurale a corpi separati di grande interesse architettonico. Era una antica possidenza della famiglia Scaioli da cui fu donato nel 1609 -come ricorda una epigrafe che vi si trovava- all'Istituto delle Esposte, figurando quindi nel sec. XVIII all'Opera Pia dell'Albergo Orfani e Mendicanti di Reggio Emilia (1). Particolarmente notabile il volume del rustico ad ampia pianta quadrangolare, copertura a tre falde, caratterizzato all'intorno da un portico a più luci architravate a tutta altezza. L'edificio è stato restaurato alla fine del Novecento dall'architetto Andrea Rinaldi.