E' la villa di campagna della famiglia Malaguzzi, a cui appartenne Daria, la madre del poeta Ludovico Ariosto che in questo edificio soggiornò più volte, ricordandolo nelle sue opere (“Il tuo Maurician sempre vagheggio,/la bella stanza, il Rodano vicino,/da le Naiade amato ombroso seggio,/il lucido vivaio, onde il giardino /si cinge intorno, il fresco rio che corre /rigando l’erbe, ove poi fa il molino…"IV satira vv. 118-123). Il nucleo originario è del XV secolo ma i numerosi rifacimenti rendono difficile immaginare quale fosse l'aspetto dell'edificio al tempo del Poeta. Ospita nella varie stanze affreschi e dipinti di varie epoche. E' di proprietà comunale. Nei giardini, lapidi funerarie romane ritrovate in questi luoghi dove erano state collocate a fianco della via Emilia. L'arco di ingresso all'edificio appartiene al secolo XVI ma ha subito importanti rifacimenti.