| Questo importante borgo si distende sulle estreme propaggini orientali del monte Penna, a breve distanza dall'alveo del torrente Dolo. La chiesa di S. Lorenzo è nominata nel 1302 come dipendente dalla Pieve di Toano (1). Nel 1466 vi furono unite le chiese di Romanoro e Novellano, fino al secolo XVII (2). L'edificio si trovava in diverso luogo e fu distrutto da una frana agli inizi del XVIII secolo. La visita Forni del 1725 trova la chiesa nuovamente edificata (3). Alla fine del Settecento la villa comprendeva una popolazione di 395 abitanti (4). L'abitato è costituito da due nuclei di edifici ad impianto indifferenziato. La chiesa parrocchiale sovrasta l'abitato ed è caratterizzata, da un'ampia facciata a sviluppo verticale, rivolta ad oriente, recante numerosi conci di pietra orsata probabilmente appartenenti ad una più antica costruzione. Una finestrella riquadrata, a livello del piano terreno del campanile, reca il millesimo "1595" sormontato dal simbolo bernardiniano. Il nucleo urbano è stato oggetto di interventi edilizi generalizzati che hanno alterato l'originale paesaggio architettonico. Rimangono visibili particolari costruttivi attribuibili a dive rsi periodi storici. A valle della parrocchiale si innalza un edificio con balchio sorretto da colonnine cilindriche attribuibili al XVIII-XIX secolo, cui fa riscontro un secondo balchio sorretto da colonne bombate in arenaria di tipologia settecentesca. In facciata ad un fabbricato completamente ristrutturato si riporta un concio recante il millesimo "1617". Un edificio adiacente è caratterizzato da una pianta quadrangolare con tetto a quattro acque e portale sopraelevato di tipologia ottocentesca. Nella parte settentrionale del paese si nota un secondo fabbricato ottocentesco di cui è significativo il portalino di un pozzo con arco a tutto sesto. Nelle vicinanze figura un secondo portale datato "1863". Il borgo di Morsiano è caratterizzato da numerose edicole e maestà di differente tipologia ed epoca di costruzione. E' particolarmente significativa una edicola ottocentesca visibile nell'estremità orientale dell'abitato: due colonnine cilindriche delimitano l'ingresso sostenendo una volta a botte su cui insiste un timpano a cornice modanata, siglato "CCFF 1858". Una maestà a pilastro conserva una icona marmorea ottocentesca raffigurante la Beata Vergine. Infine una seconda maestà, attribuibile al XX secolo, reca una nicchia ad arco composto da decorazioni a rilievo e manto di copertura in pietra a due acque. |