Nel 1887 una segnalazione dell'avv. Cremona-Casoli aveva individuato i resti di una stazione dell'età del bronzo a nord e ad est della chiesa lungo il versante prospicente il torrente Crostolo e la pianura. Una visita del dott. Ambrosetti nel 1967 localizza i resti di una costruzione romano-imperiale (1). La Pieve, detta di Puianello, figura fra quelle soggette al Vescovo di Reggio e ricordate nel Diploma di Ottone II del 980 (2). Un documento del 1156 nomina come dipendenti della Pieve, dedicata alla Beata Vergine, le cappelle di S. Giovanni di Gesso, S. Pietro di Sedrio, S. Michele di Salvarano, S. Zenone di Montelocco, S. Maria di Montecavolo, S. Venerio di Mozadella e S. Martino di Vezzano (3). Le chiese di Savarano, Montecavolo e Gesso saranno ancora riconfermate nelle Decime del 1318 (4). La vecchia chiesa aveva il coro rivolto a ponente. Fu rifabbricata, invertendone l'orientamento, nel 1724. I lavori figurano compiuti nel 1765. Danneggiata dal terremoto del 1832 fu in seguito restaurata (5). Il complesso è articolato all'ampio fabbricato della canonica. Presenta un'elegante facciata tripartita con fronte centrale a capanna concluso dal frontespizio. Le lesene evidenziano la verticalità mentre un fastigio arcuato la raccorda ai due riquadri laterali. Lungo la salita della strada è visibile una maestà ottocentesca a pilastrino. Già nel 1197 gli uomini della Mucciatella giurano fedeltà al Comune di Reggio Emilia (6). Secondo il Tiraboschi, presso la chiesa forse sorgeva un "castello" di Puianello riedificato dai reggiani nel 1302 (7). Alla fine del Settecento Mucciatella era feudo Frosini e comprendeva 469 abitanti (8). Dopo la restaurazione fu annessa a Reggio e poi con decreto Farini del 1859 a Vezzano; dopo alcuni anni fu unita a Quattro Castella (9).
Dalla chiesa si Mucciatella parte un bel sentiero di crinale che raggiunge Canossa.