| In località indeterminata della villa si riporta il ritrovamento di sepolcri romani isolati ad inumazione (1) . Nocetolo fu uno dei primi villaggi dell'antichità gallica e romana; rilevante è la presenza della centuriazione che ripatisce il territorio con il regolare schema delle quadre. E' nominato in una carta del Monastero di S. Prospero di Reggio del 1102(2). Appartenne sempre allo Stato Parmense. Nel 1481 insieme alla villa di Olmo fu concessa dal Duca Gian Galeazzo Sforza ai Correggeschi di Casalpò. Fu anche feudo della casa Sartori di Modena. Un decreto del 1811 tolse tutte le ville a levante del fiume Enza dal Dipartimento del Taro unendole a quello del Crostolo. Ripristinate con la restaurazione nel 1816 le antiche dipendenze, le ville furono poi definitivamente aggregate del 1847 agli Stati Estensi (3). La chiesa di S. Biagio nel 1230 era una cappella della Pieve di Campegine. In seguito fu unita al Vicariato di Castelnovo Sotto, poi a quello di S. Ilario d'Enza e Poviglio, passando nel 1853 alla Diocesi reggiana. La vecchia chiesa fu ricostruita nel 1875(4). Sono notabili diversi complessi rurali di interesse alcuni lungo la via Mazzini. Presso l'incrocio con la via Crispi si evidenzia un complesso a corpi separati. Il casino civile sviluppa una pianta quadrangolare su due livelli e sottotetto, con copertura a quattro falde. Il rustico presenta un ampio volume con falda a smusso. Notabile l'impianto adiacente del vecchio caseificio. |