| La villa di Roncaglio è situata sulle pendici alla destra del fiume Enza. L'Affò riporta un diploma del Re Lotario dell'anno 948 con il quale, in adempimento della volontà di Alda, sua madre, dona al Vescovo di Parma Adeodato, tre corti fra le quali quella di "Runcaria" sul fiume Enza (1). Il Ricci asserisce inoltre che vi si trovava un castello nominato nel 1056 (2). Nel 1214 Salinguerra di Ferrara giurava fedeltà al papa Innocenzo III; tra i beni un tempo appartenenti alla contessa Matilde di Canossa e che egli possedeva a titolo feudale c'erano quelli anche "in.... Runcallis" (3). Fin dal sec. XIII fu feudo dei Da Correggio e successivamente dei Visconti. Con la permuta fatta nel 1479 dal Duca Ercole I la villa passò sotto il Ducato di Modena e Reggio. Nel 1596 fu data in feudo al Marchese Ugo Pepoli di Bologna il quale nel 1614 cambiò questo feudo con quello di Guiglia nel modenese. In seguito ne ebbero l'investitura i Gherardini di Verona i quali lo conservarono fino alla soppressione dei feudi nel 1796. Il Ricci ne riporta la popolazione al tempo in 435 abitanti (4). La tradizione locale vuole che l'antica chiesa di Roncaglio venisse distrutta da una frana e che la presente fosse fabbricata sugli avanzi dell'antico castello insieme con la canonica. La chiesa dedicata a S. Michele Arc. , era una antichissima cappella della Pieve di Bazzano e come tale è indicata in un documento del 1230 (5). L'edificio attuale risale alla seconda metà del secolo XVII e fu consacrato dal Vescovo di Parma Carlo Nembrini nel 1660. E' orientato liturgicamente con facciata a capanna conclusa da un frontispizio triangolare cuspidato. Il campanile, slanciato, si innalza sul fianco meridionale con cella a monofore archivoltate su doppio ordine. L'interno presenta una sola navata con tre altari. Nel maggiore è visibile una ancona intagliata, probabilmente della scuola del Ceccati. Al complesso è unita un torre "colombaia" del sec. XVII a struttura in pietra con copertura a quattro falde e semplice cordolo posatoio; sul prospetto sud rimane impressa una meridiana. |