E’ del 1183 la prima menzione dell’esistenza del ponte sull’Enza a S.Ilario.
Al miglioramento della viabilità nel tratto dove era necessario attraversare il torrente furono incaricati nel secolo XII i frati Ospitalieri di Ponte Taro che gestivano anche l’hospitale Pons de Incia, per l’accoglienza ai pellegrini. Nel XII secolo il ponte aveva 5 arcate, mentre nel 1286 le arcate sono 29.
Oggi la parte medievale del ponte con qualche arcata è visibile sotto le abitazioni in località Ponte Enza.
In occasione di epidemie come la peste il ponte viene chiuso con cancelli. Nel 1743 l’Editto di sanità dello Stato parmense precisa che l’attraversamento illegittimo del ponte può portare a morte per fucilazione.
A protezione del ponte ancora oggi è presente la statua di S.Giovanni Nepomuceno(1336-1393), considerato il protettore dei ponti e delle acque perché preferì annegare per non tradire la fede cattolica.