La prima citazione di una chiesa a Calerno, registrata sotto il plebanato di sant’ Eulalia, risale al 1233 nel Rotolo delle decime e dipende dai Benedettini di san Giovanni di Parma. La parrocchia fino al 1821 fa riferimento alla diocesi di Parma, passa poi a quella di Reggio.
Posta a lato della via Emilia con la facciata che guarda a ponente è ricostruita dalle fondamenta nel 1683 ad opera dell’architetto Giovanni Martelli.
Nel 1863 viene prolungato il corpo della chiesa per 8 metri, aggiunte due cappelle, rifatti la facciata e l’altare maggiore. Grazie a questo prolungamento trova posto anche l’attuale organo acquistato dalla Steccata di Parma, opera della ditta Inzoli di Crema. Nel 1882 viene eretto il nuovo campanile a imitazione di quello del santuario di Lourdes, più confacente alla chiesa rinnovata.
Dalle carte conservate fin dai primi decenni dell’800 fino ai primi del ‘900 la parrocchia di Calerno svolse un ruolo importante sulla scena musicale liturgica e religiosa coinvolgendo singoli suonatori, complessi musicali, prelati, e artisti che portarono il loro contributo sonoro e professionale dalle due città di Parma e Reggio.
All’interno gli altari di 6 cappelle sono decorati con paliotti di artigianato carpigiano.